Gli Ambienti

Nel contesto del progetto Cl@ssi 2.0 il consiglio di classe aveva programmato l’attivazione di alcuni ambienti online nel tentativo di facilitare il conseguimento, sul lungo periodo dei tre anni, di uno dei macrobiettivi previsti: la costituzione di una “comunità di apprendimento”.
A metà del secondo anno abbiamo finalmente attivato il blog, ultimo degli ambienti programmati, che giunge a completare l’azione in corso svolta dal sito e dal forum.
L’esperienza a distanza di un anno e mezzo, almeno per i primi due ambienti, si è ormai consolidata; lo dimostrano i numeri che rappresentano gli accessi alle diverse piattaforme e le ricadute sull’apprendimento che possiamo incominciare ad analizzare.
Prima di iniziare a descrivere in modo specifico le esperienze ci piacerebbe sottolineare alcune delle scelte effettuate riguardo alle tecnologie utilizzate.
Nell’allestimento degli ambienti infatti si è cercato di fare ricorso alle risorse libere e aperte che la rete mette a disposizione.
Tali scelte, oltre che dettate da specifiche intenzioni progettuali e di bilancio, sono state effettuate perché gli alunni coinvolti potessero sperimentare risorse ed esperienze facilmente reiterabili e reperibili. Attraverso tali strumenti si cerca inoltre di condurre gli allievi verso una maggiore consapevolezza delle dinamiche tecniche, culturali ed economiche che governano la rete e determinano lo sviluppo della società.
Come si può facilmente immaginare a tale scelta si sono accompagnati rilevanti problemi d’ordine tecnico in relazione al fatto che l’intera infrastruttura è stata progettata supevisionata e manutenuta dagli stessi insegnanti facenti capo al progetto, senza alcuna risorsa esterna; se non i tecnici installatori delle LIM.
Per due degli ambienti, Sito e Blog, si è fatto ricorso alla piattaforma gratuita che Google mette a disposizione degli utenti registrati.
Anche in questo caso la scelta ha tenuto conto di un duplice obiettivo: la relativa semplicità delle operazioni da eseguire perché i due ambienti possano essere velocemente operativi e pubblicati sul web e il parallelo ingresso dei ragazzi nell’ambiente delle Google Apps; tecnologia che in seguito ci ha permesso i primi interventi di condivisione e collaborazione di documenti sui quali torneremo più avanti.
Vediamo più in particolare i diversi ambienti, la loro struttura, l’uso e altre specificità.
Il sito purtroppo fin dal nome denuncia un errore progettuale: Calaprima, contrazione del nome dell’esimio giurista cui è intitolata la scuola con l’anno della classe, denuncia la sua inappropriatezza dal momento che i ragazzi sono ormai passati alla classe seconda. Malgrado ciò si è unanimamente deciso di soprassedere, perché nel titolo i ragazzi identificavano ormai tutta l’esperienza in corso e perché l’eventuale migrazione avrebbe comportato costi troppo elevati relativamente al tempo e alle energie.
Il sito infatti è divenuto in breve tempo il centro dell’attività didattica, un vero e proprio luogo di riferimento non alternativo ma complementare a quello istituzionale della classe.
Le pagine che lo compongono possiedono specifiche funzionalità che talvolta coincidono anche con le più comuni operazioni scolastiche.
Nella pagina compiti, ad esempio, grazie all’incorporazione di un calendario condiviso fra i docenti, sono annotati i lavori da svolgere a casa o particolari e importanti scadenze, quali verifiche, prove ecc.
Altra pagina importante è quella dei documenti. In realtà si tratta di ben dieci pagine distinte per discipline, una per ogni materia, dove vengono depositati diversi files frutto del lavoro in classe, di lavori a casa o di documenti redatti dai docenti.
Con il tempo questa sezione del sito sta diventando un repository di utile valore didattico, di condivisione e infine, fattore molto importante, di pubblicizzazione di parte dell’attività svolta in classe.
Per completare la descrizione mancano le pagine delle news e dei contatti dove rispettivamente sono inserite le notizie rilevanti per la classe e il modulo per spedire eventuali feedback di visitatori occasionali e non.
L’aggiornamento del sito è di esclusiva gestione degli insegnanti: gli unici abilitati all’amministrazione delle diverse sezioni. Tali riserve nella policy del sito è dettata prima di tutto da norme di sicurezza e riservatezza anche se, nella gestione del calendario dove sono inseriti i compiti e le scadenze, sono stati accreditati alcuni allievi perché possano dare una mano a insegnanti e compagni nel lavoro.
Prima di concludere credo importante sottolineare un paio di dettagli tecnici che rappresentano delle interessanti soluzioni a problemi gestionali e didattici.
Man mano che l’attività di produzione aumentava diminuiva drasticamente lo spazio a disposizione. Era tuttavia nostra intenzione non escludere parti o interi file da questa specie di repository naturale che si andava creando sul sito.
E così che nelle pagine dedicate a Geografia e Storia si può notare un gadget proprietario di 4Shared: noto servizio di file hosting. Questo dispositivo incorporato è molto utile dato che, oltre a concedere diversi Gb di spazio, permette l’upload e il controllo completo nella gestione dei file. Ciò ha permesso una semplice e veloce attività di scambio file con il pregio di risparmiare spazio del sito.
Altra soluzione importante si può notare nella pagina denominata provvisoriamente approf1.
Si tratta di una sorta di mashup ottenuto grazie ad una mappa di google e un altro gadget di terze parti che costruisce una timeline a partire dai dati inseriti in un foglio di calcolo.
I lavori effettuati sono stati entrambi i primi esperimenti di un vero e proprio lavoro in condivisione sulla rete.
Il primo esperimento parte dalla lettura del diario di Pigafetta per ricostruire l’intero viaggio di Magellano attorno al globo che viene rilevato attraverso il tracciamento del percorso e la puntualizzazione di luoghi e/o avvenimenti particolari su una mappa di google.
Il secondo esperimento invece si basa su una gadget sviluppato dal MIT di Boston che a partire dai dati inseriti su un foglio di calcolo delle Apps di google costruisce automaticamente una timeline; nel nostro caso c’è stato il lavoro aggiuntivo per inserire il gadget nella pagina.

L’altro ambiente attivo ormai da più di una anno è il forum.
Il servizio è basato sulla nota piattaforma PhpBB ed è stato installato grazie ad un server statunitense che mette gratutitamente a disposizione un notevole spazio web con il supporto di scripting server-side in PHP e un database MySql.
L’impegno tecnico relativo all’installazione e alla gestione della piattaforma è stato, come già indicato, completamente a carico degli insegnanti responsabili del progetto.
Il forum è strutturato in una serie di canali intitolati alle diverse discipline in cui ogni docente riveste il ruolo di moderatore generale.
I ragazzi registrati possono leggere e scrivere post, sia in risposta ad una discussione avviata sia avviarne una propria.
Inoltre vi sono due canali chiamati “Aiuto” e “4 Chiacchiere” a disposizione degli utenti, dedicati rispettivamente allo scambio di competenze e alle libere discussioni.
Il forum conta ormai 672 messaggi, un centinaio di argomenti attivati e un totale di 35 utenti.
L’uso del forum è abbastanza diffuso, anche se da una veloce analisi è stato rilevato come un numero ristretto di allievi sia l’autore della maggior parte dei messaggi.
L’ambiente è servito ad approfondire specifici argomenti o alla trattazione di contenuti che venivano svolti solo superficialmente in classe; talvolta è stato adoperato per uno scambio di informazioni e competenze sui più diversi argomenti; tuttavia raramente i ragazzi si sono dimostrati autonomi, sia nella gestione di un argomento sia nello scambio di semplici conoscenze e competenze.
Interessante invece il ruolo che il forum ha svolto nel mantenere i contatti fra alunni, fra ragazzi e insegnanti anche al fuori degli spazi tradizionali di apprendimento e, infine, nella scelta e nella selezione di materiali e risorse da utilizzare poi in classe durante le lezioni.
L’ambiente è tuttavia rimasto una manifestazione di una comunità ristretta; una limitazione necessaria alle condizioni di sicurezza desiderate ma che ha rappresentato forse il limite maggiore dell’esperienza.

Ultimo ambiente attivato in ordine di tempo è il blog e quindi ad oggi, gennaio 2011, è forse prematuro farne un’analisi critica; si possono tuttavia esplicitarne le intenzione e gli obiettivi che ne hanno dettato l’apertura.
Attraverso il blog si intende dare spazio e luogo ad interventi anche isolati o monotematici cui non seguano necessariamente discussioni o interventi più o meno guidati come, ad esempio, nel forum.
Inoltre l’ambiente è stato pensato anche come occasione di scrittura, come luogo di riflessione anche su argomenti e temi che non coinvolgano l’intera comunità classe.
Il blog è quindi stato pensato per accogliere esperienze personali, non necessariamente private, comunicazione varie, interverventi diaristici legati a ciò che succede in classe, esperienze con i media, di navigazione o visione come cinema e tv ecc.